pag. 4                              Indice Cina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

sabato 20 agosto

 

 

 

 

 

 

Ritorniamo quindi al nostro mezzo, e condotti da Wang ci rimettiamo nel traffico pomeridiano e ritorniamo in citta'. Ci rechiamo a visitare alcune delle strutture costruite in occasione delle olimpiadi del 2008.

 

 

 

 

 

Ci fermiamo presso il parco olimpico ed iniziamo le nostre visite a piedi, dopo di aver comprato da dei venditori ambulanti alcune fette di melone molto gustose. Da qui possiamo ammirare la serie di edifici costruiti a rappresentare un drago con la testa e tutto il corpo. L'edificio principale, molto innovativo come costruzione, che rappresenta la testa del drago e volendo anche una torcia fiammeggiante, gia' lo avevamo notato nei nostri spostamenti in citta'.

 

 

Pechino stadio olimpico

Proseguiamo a piedi negli ampi spazi aperti e, visto che i percorsi sono piuttosto lunghi, saliamo su di un automezzo elettrico aperto che per pochi yuan conduce i turisti per un percorso che tocca gli edfici principali.

 

 

 

 

 

Pechino stadio olimpico

Il principale e' sicuramente l'originale stadio olimpico, che ha ospitato le cerimonie di apertura e chiusura di pechino 2008 e diverse gare. Chiamato anche 'nido d'uccello' per la sua particolare struttura, e' un'immensa griglia di elementi d'acciaio chiusa da uno strato di materiale semitrasparente.

 

 

 

Pechino piscina olimpicaGiungiamo quindi nei pressi della piscina olimpica, un'altra struttura avveniristica chiamata anche 'cubo d'acqua', perche' i pannelli esterni che lo ricoprono somigliano a delle grandi gocce d'acqua. Inoltre questi pannelli reagiscono al colore del cielo, cambiano il proprio, e permettono di catturare una parte dell'energia solare che lo colpisce per riscaldare l'acqua delle vasche.

 

 

 

 

 

Ritorniamo quindi al punto di partenza e da qui raggiungiamo a piedi  il nostro pulmino dove ritroviamo Wang che ci aspetta. Prossima meta adesso e' una tipica casa del te'. Wang ci conduce in una zona della citta' che ne ospita parecchie, ed al suo interno una ragazza ci illustra alcuni aspetti della preparazione, e ci fa assaggiare diversi tipi tipi di te, alcuni dei quali troviamo sempre disponibili sia a pranzo che a cena.

 

 

 

 

 

 

 

 

Pechino

 

 

Wang ci accompagna quindi per la cena in un locale non molto lontano.

 

 

 

 

 

 

 

 

Al termine ci riaccompagna quindi al nostro albergo e, visto che e' ancora presto, ne approfittiamo per un ultimo giro a piedi per i dintorni e le vie centrali di Pechino che ormai cominciamo a conoscere.

 

 

 

 

 

Pechino

Alcune strade sono piuttosto animate e ricche di negozi ancora aperti, e a volte c'e' un tipico capannello di persone che giocano a dama su di un grande tavolo a bordo strada.

 

 

 

 

 

Il mattino dopo, fatta colazione raggiungiamo per l'ultima volta Wang nella hall dell'albergo con tutti i nostri bagagli, e quindi lui ci conduce all'aeroporto. Stamattina infatti lasciamo Pechino e dopo un volo di poco piu' di un'ora su di un grande Boeing, nuovissimo e al completo, raggiungiamo la citta' di Xian, il capoluogo della provincia di Shaanxi.

 

Shaanxi

 

 

In passato e' stata una delle piu' importanti citta' della storia cinese, e ora e' uno dei centri piu' sviluppati della Cina centro-occidentale; la provincia ha un'estensione di poco piu' di 200.000 chilometri qudrati e una popolazione di oltre 36 milioni di abitanti.

 

 

 

 

Al nostro arrivo troviamo un'altro pulmino con un'altra persona che ci fara' da guida, un ragazzo di nome Iris. Carichiamo i nostri bagagli, arrivati senza problemi e quasi tra i primi che giungono sul nastro trasportatore, e ci dirigiamo quindi presso un grande emporio ricco di merci di ogni genere: statuette, vasi, souvenirs, maioliche molto belle, mobili, ecc., dove non manchiamo di fare qualche acquisto.

 

 

Ci dirigiamo quindi verso quella che e' diventata la maggiore attrattiva di Xian, e una delle principali del nostro viaggio e dell'intera Cina: il grande esercito di terracotta. Il tempo non e' bello, e viene giu' una pioggerella molto sottile. Giunti sul luogo facciamo un tratto a piedi nel complesso archeologico che e' molto vasto, raggiungendo un ristorante presso il sito, dove facciamo pranzo.

 

 

L'esercito di terracotta e' formato da 6000 a 8000 guerrieri in terracotta (non lo si sa ancora con certezza perche' gli scavi sono ancora in corso). I guerrieri sono rappresentati a grandezza naturale, anzi leggermente piu' grandi, vestiti con corazze in pietra e dotati di armi. Negli anni '70 del ventesimo secolo un contadino ritrovo'  alcune grandi statue di terracotta in un suo terreno e da li' parti' la scoperta. Le statue risalgono all'epoca dell'imperatore Qin Shi Huang, della dinastia Qin, verso il secondo secolo a.C., considerato il primo imperatore della Cina.

 

 

 

 

 

 

Le statue furono realizzate per stare di guardia alla sua tomba, che non e' stata ancora completamente riscoperta, e rappresentano l'armata che aveva contribuito a riunificare la Cina. In un padiglione si possono vedere alcune grandi fosse con molte statue cosi' come erano state scoperte, gettate per terra alla rinfusa. Infatti le fosse furono saccheggiate quando si insedio' la dinastia Han, e le armi che impugnavano furono quasi completamente portate via.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

l'esercito di terracotta

 

Proseguiamo quindi la visita giungendo al padiglione piu' grande, allestito scenograficamente con una moltitudine di statue allineate.

 

 

 

 

 

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