pag. 8 Indice Islanda |
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sabato, 5 agosto
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Si incontrano alcuni guadi anche se di non grande entita', eccetto un paio, pero' in alcuni punti la strada e' tremendamente dissestata, ricoperta letteralmente di grosse pietre, scavate dalle acque. Dopo un paio d'ore di percorso, giungiamo finalmente in vista del vulcano.
Ci avviamo spediti e in nemmeno un'ora siamo in punta. Dalla vetta si ha una vista impressionante sulla caldera, nella quale spuntano circa un centinaio di crateri che formano un allineamento di 25 chilometri. Il tempo non e' bellissimo pero' non c'e' quasi vento.
Sulle pendici del Laki, nelle vicinanze del sentiero, ci sono i resti dell'immane cataclisma, rappresentati da alcune vallette con i resti solidificati di bombe laviche di dimensioni variabili da quelle di un pallone da calcio a quelle di un'automobile, che spiccano nere su di un terreno di sabbie grigiastre, in un paesaggio fantastico.
Ritornati al nostro mezzo, pranziamo con i nostri viveri in compagnia di pochi altri turisti avventurosi. Nelle vicinanze dello spiazzo, con una breve passeggiata, si possono vedere altri resti della grande eruzione.
Sono evidenti alcune grandi bocche laviche, ormai coperte da un magnifico strato di muschio, e alcuni crateri entro cui si aprono delle grotte di lava. Riprendiamo quindi la difficile strada del ritorno (difficile piu' per il mezzo che per noi), e ritorniamo al calduccio del nostro accogliente ostello, che dovremo lasciare domani.
La grande pianura e' completamente circondata dall'immensa mole del ghiacciaio Vatnajokull, il piu' grande d'Islanda e d'Europa, con piu' di 8000 chilometri quadrati di estensione. Grandi lingue di ghiacciai, ciascuna gia' immensamente piu' grande di quelli nostrani, scendono nella pianura, tra cui lo Skeidararjokull, che da solo copre piu' di 1600 chilometri quadrati ed e' il piu' grande ghiacciaio vallivo d'europa, e che si protende con un fronte semicircolare di piu' di 20 chilometri di ampiezza.
Attraversiamo quindi tutta la pianura e dopo una trentina di chilometri arriviamo al parco nazionale dello Skaftafell, senz'altro il piu' bello d'Islanda. Qui si trova il centro visitatori che costituisce la base per le innumerevoli escursioni possibili nella zona. Dopo averlo visitato ci avviamo verso il vicino ghiacciaio di Skaftafell, la cui lingua terminale si puo' raggiungere in meno di mezz'oretta di cammino, attraverso alcune amene vallette ricche di vegetazione, e di boschetti delle betulle islandesi, alte al piu' quattro o cinque metri. Ritornati nei pressi del centro visitatori, pranziamo all'aperto sui tavoli disposti nei pressi, approfittando della stupenda giornata di sole.
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