pag. 1 Indice Peru' |
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sabato, 31 luglio 2010
lunedi' 2 agosto |
Nel primo pomeriggio ci dirigiamo verso l'aeroporto di Torino Caselle, da dove dobbiamo partire verso le 18.30 in direzione di Madrid con la compagnia Iberia. Alcuni problemi di traffico aereo pero' rallentano la partenza di oltre tre ore, ma a bordo una hostess ci tranquillizza comunicandoci la variazione al nostro volo per il Peru' che dovremo prendere tra poco. Una volta giunti a Madrid prendiamo il treno che collega i due principali terminal dell'aeroporto ogni pochi minuti, e ci affrettiamo verso il gate che ci era stato indicato, scoprendo pero' con disappunto che il nostro volo e' appena partito e che altri due voli sono al completo. Ci rivolgiamo quindi ad uno sportello della compagnia, ancora aperto nonostante siano quasi le due di notte, che riesce a trovarci un posto su di un volo China Arlines, con partenza alle 8.30 e con scalo presso la citta' di San Paolo del Brasile. Riprendiamo quindi, su indicazione dello stesso sportello, il treno per ritirare i bagagli presso il terminal presso cui eravamo arrivati, ma li' giunti scopriamo che i bagagli possono essere ritirati solo alle sei di mattina. Ci mettiamo quindi in coda ad un altro sportello che ci deve fare i nuovi biglietti, e quando finalmente li abbiamo sono quasi le sei e, dopo aver fatto colazione, avvertendo nel frattempo l'agenzia di Lima del nostro ritardo, ritiriamo infine i bagagli. Ora dobbiamo riprendere il treno per l'altro terminal e l'aereo di China Airlines in partenza alle 8.30; essendo pero' domenica il servizio del treno tra i due terminal non viene effettuato, ed e' sostituito da bus, ma infine raggiungiamo il terminal di destinazione e decolliamo.
Il viaggio e' tranquillo e l'arrivo a San Paolo del Brasile avviene verso le 14 locali. Qui dobbiamo attendere circa cinque ore, e lo facciamo in compagnia di una ragazza peruviana, partita anche lei da Torino, e di una americana che fa il nostro stesso tragitto. Verso le 19 prendiamo infine l'ultimo aereo che ci portera' a Lima, dove arriviamo con un po' di ritardo a causa dell'intenso traffico presente oggi sull'aeroporto e di un gran numero di persone in arrivo. Sbrigate le pratiche di ingresso nel paese troviamo ad accoglierci un autista della nostra agenzia, Marvin, che ci conduce all'albergo, nella zona residenziale di Miraflores, dove arriviamo finalmente verso la mezzanotte dopo circa quaranta ore di viaggio, un record per noi, concordando con lui di rivederci il mattino dopo verso le otto per iniziare il nostro tour.
Il mattino dopo e' lunedi', ed il tempo e' plumbeo e grigio, molto umido, con una specie di leggera pioggerellina che cade, cosa normale per la citta' in questo periodo invernale. Dopo colazione troviamo puntuale ad accoglierci un altro autista dell'agenzia, con un comodo pulmino su cui carichiamo i nostri bagagli. In realta' il programma del nostro viaggio prevedeva di visitare, il primo giorno, cioe' ieri domenica, la citta' di Lima, ma visto che abbiamo avuto praticamente un giorno intero di ritardo avevamo concordato telefonicamente a Madrid con l'agenzia di rimandare questa visita all'ultimo giorno, in cui avremmo dovuto avere la giornata quasi interamente libera. Nostra destinazione di oggi e' la citta' di Trujillo, nel nord del paese, a circa 550 chilometri di distanza. Attraversiamo diversi quartieri di Lima, stupiti della pulizia delle strade, dove in effetti sono presenti spesso spazzini al lavoro.
Giungiamo quindi verso la periferia e usciamo dalla citta', e prendiamo quindi la strada Panamericana nord, osservando a volte dei curiosi insediamenti, che vedremo poi anche altre volte. Si tratta di terreni occupati da poco da persone provenienti dall e zone interne del Peru', che si insediano su di un terreno libero praticamente solo con delle capanne, che verranno man mano sostituite con abitazioni migliori e a cui verranno nel corso del tempo forniti i servizi fondamentali.
Il panorama e' singolare, perche' si tratta di una zona completamente desertica, come del resto tutta la zona costiera del Peru', da nord a sud per migliaia di chilometri.
Dopo alcune decine di chilometri prendiamo una deviazione sulla destra, avvolta in una fitta nebbia, che ci conduce in pochi chilometri alla riserva nazionale di Lachay. Si tratta di un luogo reso particolare dal fatto che in questo punto la catena montuosa giunge a pochissimi chilometri dalla costa, creando un microclima particolare per la fauna e la flora. Facciamo una breve escursione a piedi, su sentieri che si inoltrano su pendii coperti da una bassa vegetazione, immersi pero' in una fittissima nebbia che avvoge ogni cosa, e quindi riprendiamo la strada verso nord.
Dopo un altro tratto di strada ci fermiamo presso la citta' di Huaco, per cercare di cambiare un po' di euro. Facciamo un giretto nel centro molto animato della cittadina che e' abbastanza grande, pero' dopo alcuni tentativi infruttuosi in altrettante banche scopriamo che, almeno in queste regioni a nord del Peru', non e' facile cambiare gli euro.
Riprendiamo quindi la nostra strada, accompagnati sempre da splendidi panorami sul deserto circostante, anche se il cielo e' sempre grigio. Dopo qualche decina di chilometri vediamo sulla destra una strada che porta in direzione della regione di Huaraz e della cordigliera Blanca. Si tratta di una splendida regione di alta montagna, con le catene montuose piu' imponenti del mondo dopo l'Himalaya.
Qui in una zona relativamente ristretta si trovano diverse decine di cime che superano i 5500 metri di quota, e diverse che superano i 6000, tra cui l'Huascaran che con i suoi 6788 metri e' la vetta piu' alta del Peru'. Si tratta quindi di un paradiso dell'escursionismo e dell'alpinismo, ed in fase di preparazione del viaggio avevamo anche valutato la possibilita' di fare una deviazione e di passare qualche giorno a Huaraz, che e' il centro principale della regione. Purtroppo pero' questo avrebbe richiesto diversi giorni in piu', (tra l'altro per raggiungere la cittadina con questa strada si devono superare dei passi di alta quota, oltre i 5000 metri), ed avevamo dovuto disegnare diversamente il viaggio. Sara' quindi per un'altra volta, e ci accontentiamo per ora di guardare qualche foto della cordigliera Blanca, che da questa zona non e' visibile perche' in mezzo si trova, quasi parallela, la cordigliera Negra, una catena montuosa piu' bassa ma comunque con diverse vette che superano i 4000 metri.
Proseguiamo quindi per a strada costiera, che non e' molto veloce, anche perche' a volte troviamo diversi lavori di sistemazione e rifacimento che veicolano i mezzi in transito su bretelle temporanee piuttosto lente, mentre a volte avvistiamo il mare che si trova sempre a breve distanza.
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