pag. 11                                      Indice Bali

 

 

 

 


 

 

 

Usciamo quindi dal complesso e ci aggiriamo ancora per un po' nelle vie centrali, caratterizzate a volte da elementi decorativi particolari.

 

 

 

 

 

 

In una piazzetta vicina, sotto un porticato, scorgiamo un folto gruppo di musicisti, tutte donne che, come ci dice il nostro autista, si stanno esercitando per una rappresentazione, con svariati tipi di strumenti, soprattutto a percussione.

 

 

 

Ci inoltriamo quindi nelle strette viuzze del vicino mercato, straripante di banchi e di oggetti vari, dove compriamo alcuni regalini a prezzi molto convenienti.

 

 

 

 

Ubud

 

Raggiungiamo quindi il nostro autista ed usciamo dalla citta', ammirando ad un'incrocio un'enorme statua posta nel mezzo.

 

 

 

 

 

 

 

Fatti pochi chilometri, appena fuori citta', ci fermiamo ci fermiamo in una localita' vicina, dove si trova uno dei paesaggi di risaie a terrazze tra i piu' belli dell'isola.

 

 

 

 

 

Si tratta di una zona in cui, nonostante la ripidezza del terreno, sono state ricavate e coltivate una serie di strette terrazze digradanti che creano un notevole effetto scenografico.

 

 

 

 

 

 

Proseguiamo quindi il viaggio, con qualche fermata in occasione di qualcosa di interessante da vedere, come nel caso di  quattro ragazze in fila indiana sul ciglio della strada che portano sul capo delle enormi offerte effimere 'baten tegeh'.

 

 

 

 

 

 

Gunug BaturDopo un'altra oretta di strada in direzione nord, sempre piu' ripida nell'ultimo tratto, giungiamo presso la méta principale della giornata, la caldera del vulcano Gunug Batur. Ci fermiamo presso un ristorantino situato proprio sul bordo del cratere e, vista l'ora, pranziamo in una sala del locale con davanti un panorama grandioso, sicuramente uno dei piu' belli dell'isola.

 

 

 

La caldera ha un diametro di una decina di chilometri, ed al suo interno si trova la cima vera e propria del vulcano, che supera i 1700 metri, e sono ben visibili diverse colate laviche anche piuttosto recenti. Una parte della caldera e' occupata da un grosso lago, il Danau Batur.

 

 

 

Dopo il veloce pranzo ripartiamo un po' a malincuore, riprendendo la strada che scende dai fianchi del vulcano. Ci fermiamo presso uno dei molti chioschi di frutta che si incontrano ed acquistiamo una scelta della meravigliosa frutta locale, esposta in modo pittoresco.

 

 

 

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