pag. 1 Indice Cina |
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martedi', mercoledi' 16,17 agosto 2011
giovedi' 18 agosto
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Si tratta di un dedalo di stradine, attorno alle quali si trovano le abitazioni tradizionali, generalmente ad un solo piano.
Ci inoltriamo per alcuni tratti di queste vie pittoresche, ricche di vita locale, che ancora resistono all'avanzare dei grattacieli.
Giungiamo quindi alla grande arteria Di'anmen Dongdajie, attraversata la quale si trovano moltissimi negozi e negozietti di ogni tipo. Dopo aver girovagato nella zona, vista l'ora cominciamo a cercare un ristorante per la cena.
Il mattino dopo notiamo con soddisfazione che il tempo e' decisamente migliorato e c'e' un sole discreto. Dopo colazione troviamo ad attenderci la nostra guida e autista Wang e con lui ci avviamo a piedi per le visite della mattina.
Ci dirigiamo anzitutto verso l'ingresso della Citta' Proibita, il complesso monumentale piu' importante della Cina e residenza degli imperatori di due dinastie, quelle MIng e Qing, dal secolo XV al XIX, per oltre cinque secoli.
Arriviamo alle boglietterie e Wang si fa strada tra una gran folla di turisti, quasi tutti cinesi, e ci procura i biglietti d'ingresso. La Citta' Proibita ha questo nome perche' l'accesso a tutta la zona era asolutamente proibito ai cittadini comuni.
Il grande complesso, che occupa una superficie di piu' di 700.000 metri quadrati, e' costituito da molti palazzi e padiglioni cerimoniali. E questi edifici si trovano all'interni di ampi cortili.
Il piu' grande di questi cortili era in grado di ospitare fino a centomila persone; al suo interno si trova la Sala dell'Armonia Suprema, o Taihe' Dian, l'edificio piu' grande e importante della citta' proibita.
All'interno della citta' proibita si trovano piu' di 300 shuigang, dei grandissimi vasi di bronzo, che un tempo erano sempre tenuti colmi d'acqua come emergenza contro gli incendi. Proseguiamo con le visite del lungo percorso seguendo Wang, mentre il tempo e' sempre piuttosto bello e gradevole.
Gli edifici erano adibiti sia a funzioni pubbliche sia funzioni private per la vita dell'imperatore. Ora molti di questi edifici, restaurati con cura, sono stati trasformati in musei.
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