pag. 1                              Indice Cina

 

 

martedi', mercoledi' 16,17 agosto 2011

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

giovedi' 18 agosto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

PechinoVerso meta' mattinata ci dirigiamo verso l'aeroporto di Torino Caselle, da dove dobbiamo partire verso le 13 in direzione di Monaco di Baviera. Qui ci aspetta un'attesa di alcune ore e verso le 19.30 ripartiamo. Sorvoliamo l'Europa e quindi un lunghissimo tratto di Unione Sovietica, e quindi la Mongolia.

 

 

 

BeijingInfine verso le ore 12 del giorno 17 giungiamo quindi a Pechino, o Beijing, capitale dell'omonima municipalita'; in Cina esistono alcune municipalita', una suddivisione amministrativa che caratterizza alcune citta' di dimensioni molto grandi e con uno statuto simile a quello delle province. La municipalita' di Pechino ha un'estensione di poco meno di 17.000 chilimetri quadrati, con una popolazione che supera i dodici milioni di abitanti.

 

 

 

 

Pechino  Troviamo ad attenderci  Wang, un ragazzo che sara' la nostra  guida ed il nostro autista per i prossimi  due giorni, e con lui ed il suo pulmino raggiungiamo il nostro albergo situato proprio in centro citta'. Qui incontriamo presso la reception il signor Richard dell'agenzia di Pechino Ccts China Travel, con la quale avevamo organizzato il nostro viaggio, e gli paghiamo in contanti il saldo  che gli dovevamo, secondo l'usanza locale. Quindi ci sistemiamo nelle nostre camere e ci riposiamo un po'.

 

 

Citta' ProibitaVerso fine pomeriggio usciamo per recarci a cena e per una prima visita a piedi della citta', visto che appunto siamo in pieno centro. Il tempo, che al nostro arrivo gia' era piuttosto variabile, e' peggiorato ulteriormente in queste ore con diversi scrosci di pioggia. Ora pioviggina si' ma in modo leggero, ma non fa certo freddo, e ci procuriamo degli ombrelli presso un  fornito negozietto adiacente al nostro albergo. Quindi ci avviamo a piedi, giungendo dopo alcuni minuti di strada in vista della Citta' Proibita, che visiteremo domani, delimitata da un largo fossato pieno d'acqua.

 

Proseguiamo in direzione nord passando accanto al parco Jingshan e percorrendo un paio di viali alberati. Nella zona si trovano ancora diverse zone caratterizzate dagli hutong, i vicoletti che rappresentano la struttura urbanistica originale di Pechino.

 

 

 

 

 

 

Si tratta di un dedalo di stradine, attorno alle quali si trovano le abitazioni tradizionali, generalmente ad un solo piano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ci inoltriamo per alcuni tratti di queste vie pittoresche, ricche di vita locale, che ancora resistono all'avanzare dei grattacieli.

 

 

 

 

 

 

 

Giungiamo quindi alla grande arteria Di'anmen Dongdajie, attraversata la quale si trovano moltissimi negozi e negozietti di ogni tipo. Dopo aver girovagato nella zona, vista l'ora cominciamo a cercare un ristorante per la cena.

 

 

 

 

Torniamo quindi indietro sui nostri passi fino ad un ristorante piuttosto vistoso che avevamo notato in precedenza. Qui abbiamo una prima esperienza della cucina cinese locale, esperienza un po' avventurosa per il problema di farsi ben capire, ma tutto sommato interessante e decisamente autentica. Sono solo le 19 e poco dopo notiamo che il locale, prima molto affollato, si sta gia' svuotando. Quindi usciamo e rifacendo la strada di prima ritorniamo al nostro albergo.

 

 

 

Il mattino dopo notiamo con soddisfazione che il tempo e' decisamente migliorato e c'e' un sole discreto. Dopo colazione troviamo ad attenderci la nostra guida e autista Wang e con lui ci avviamo a piedi per le visite della mattina.

 

 

 

 

 

Ci dirigiamo anzitutto verso l'ingresso della Citta' Proibita, il complesso monumentale piu' importante della Cina e residenza degli imperatori di due dinastie, quelle MIng e Qing, dal secolo XV al XIX, per oltre cinque secoli.

 

 

 

 

 

Arriviamo alle boglietterie e Wang si fa strada tra una gran folla di turisti, quasi tutti cinesi, e  ci procura i biglietti d'ingresso. La Citta' Proibita ha questo nome perche'  l'accesso a tutta la zona era asolutamente proibito ai cittadini comuni.

 

 

 

 

Il grande complesso, che occupa una superficie di piu' di 700.000 metri quadrati,  e' costituito da molti palazzi e padiglioni cerimoniali. E questi edifici si trovano all'interni di ampi cortili.

 

 

 

 

 

 

Taihe' Dian

Il piu' grande di questi cortili era in grado di ospitare fino a centomila persone; al suo interno si trova la Sala dell'Armonia Suprema, o Taihe' Dian, l'edificio piu' grande e importante della citta' proibita. 

 

 

 

 

 

All'interno della citta' proibita si trovano piu' di 300 shuigang, dei grandissimi vasi di bronzo, che un tempo erano sempre tenuti colmi d'acqua come emergenza contro gli incendi. Proseguiamo con le visite del lungo percorso seguendo Wang, mentre il tempo e' sempre piuttosto bello e gradevole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli edifici erano adibiti sia a funzioni pubbliche sia funzioni private per la vita dell'imperatore. Ora molti di questi edifici, restaurati con cura, sono stati trasformati in musei.

 

 

 

 

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