pag. 8                              Indice Cina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

martedi' 23 agosto

 

 

 

 

 

 

 

Ci fermiamo quindi presso una casa tipica, quasi a lato della strada, dove ci accolgono i proprietari, una vecchietta e suo marito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La casa pare sia piuttosto antica, di alcuni secoli, e i due proprietari ci intrattengono cortesemente. Ci fanno visitare i semplici locali, illustrandoci la loro funzione, e ci offrono inoltre della frutta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un aspetto piuttosto curioso della casa, almeno per noi, e' il fatto che in un locale aperto adiacente alla casa tengono persino, secondo un'usanza locale, le bare destinate ad ospitare in futuro i padroni di casa..

 

 

 

 

 

Riprendiamo quindi la strada che attraversa tranquille zone di campagna e di pascoli, caratterizzate da zone pianeggianti ai margini di imponenti e ripidissime formazioni rocciose.

 

 

 

 

 

 

Incrociamo quindi un altro corso d'acqua che si trova nella zona, lo Yulong river, punteggiato in alcune zone di piccole imbarcazioni.

 

 

 

 

 

 

Ritorniamo quindi nella cittadina di Yangshuo, dove ritroviamo la nostra guida con l'autista ed il pulmino, e in un paio d'ore di strada ritorniamo in serata a Guilin, dove ceniamo prima di fare ritorno in albergo.

 

 

 

Il mattino dopo facciamo colazione un po' piu' presto perche' oggi ci aspetta un'escursione nella regione di Longsheng, molto famosa per le risaie a terrazza e gli splendidi panorami, una regione situata a circa un paio d'ore di strada da Guilin. Ci avviamo quindi con il solito pulmino e la guida, e dopo un tratto di strada il panorama comincia a cambiare, senza piu' le tipiche formazioni rocciose ma diventando collinoso, diciamo con colline di tipo 'tradizionale'.

 

 

Giungiamo nella zona di Longji e qui, dopo aver attraversato a piedi un grande portale e pagato il biglietto, iniziamo il tragitto, su di un largo sentiero a volte con diversi scalini, che in poco meno di un'ora di salita conduce a diversi punti panoramici.

 

 

 

 

 

 

 

Il sentiero attraversa a volte alcuni gruppi di case, costruite sui fianchi delle colline, in genere di legno e  in un tipico stile. Tra l'altro oggi abbiamo l'occasione di incontrare alcune minoranze etniche. Le minoranze etniche in Cina (cioe' non appartenenti all'etnia pricipale Han) sono piuttosto numerose, sono piu' di cinquanta e rappresentano quasi il 10% della popolazione totale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

etnia Zhuang

Sono caratterizzate da abbigliamenti, costumi, abitazioni ecc. tipici per ogni  etnia; oggi abbiamo modo di incontrare persone delle etnie Zhuang e Yao. Le donne di etnia Zhuang hanno in genere un caratteristico copricapo, una sorta di turbante fatto con un pezzo di stoffa.

 

 

 

 

 

Il tempo e' abbastanza discreto, solo a volte un po' velato di nuvole; anche la temperatura, sebbene calda, non e' eccessiva, anche per il fatto che siamo ad una quota di circa 700-metri, e anche se la salita si fa certamente sentire.

 

 

 

 

Giungiamo quindi al punto piu' alto del percorso, dove ci riposiamo un attimo su di una terrazza panoramica ammirando il paesaggio delle risaie e facendo foto. La zona tra l'altro e' anche nota per le coltivazioni di te' e per il vino di riso.

 

 

 

 

 

Riprendiamo quindi quasi subito il sentiero, questa volta in discesa, per recarci a pranzo presso un ristorantino, situato in una delle abitazioni lungo il percorso e che avevamo superato in precedenza.

 

 

 

 

 

Quindi riprendiamo con calma la camminata in discesa, fermandoci ogni tanto presso qualcuna delle numerose bancarelle che ogni tanto si trovano sul percorso.

 

 

 

 

 

 

 

Riprendiamo quindi il nostro mezzo e sulla strada del ritorno ci fermiamo ancora per visitare un villaggio situato a poca distanza dalla strada, al di la' di un torrente che superiamo a piedi su di un ponticello.

 

 

 

 

 

 

Si tratta di un villaggio di etnia Yao, con grandi case di legno. Le donne di questa etnia hanno i capelli lunghissimi, raccolti sulla testa in una forma caratteristica, formando una specie di grossa banana.

 

 

 

 

 

 

 

 

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