mercoledi', 11 agosto
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Il Belize e' un paese che si
affaccia sul mar dei Caraibi, poco piu' grande del Piemonte e dall'intenso sapore
tropicale. E' un paese di lingua inglese, membro del Commonwealth, e indipendente dai
primi anni '80 del '900, con una popolazione di circa 300.000 abitanti in maggioranza
creola. La sua attrattiva principale e' la barriera corallina, lunga quasi 300
chilometri e la maggiore dell'emisfero occidentale, seconda, a livello planetario, solo a
quella australiana.
Noi abbiamo quindi pensato bene di
dedicarci qualche giorno per un soggiorno al mare, quasi al termine di questo
viaggio; vista la scarsa offerta in tal senso presso le nostre agenzie di viaggio in
Italia, ho contattato direttamente una agenzia di Belize City, che ha provveduto a
prenotarci l'hotel e provvedera' inoltre al nostro trasferimento in Messico, dove
soggiorneremo gli ultimi tre giorni e da cui partiremo per l'Italia. L'appuntamento con
Tricia, la rappresentante di questa agenzia con cui ho tenuto i contatti, e' in Belize
City per le ore 12.

Attraversiamo la cittadina di
San Ignacio, situata nella bella valle tropicale del Macal River, e caratterizzata da
paesaggi pittoreschi. Pochi chilometri dopo, l'affidabile pulmino tedesco di Joaquim sul
quale abbiamo viaggiato tre giorni si ferma improvvisamente ed accostiamo a bordo strada.
Il problema sembra essere la mancanza di acqua nel radiatore, ma dopo averne
aggiunta una quantita' considerevole senza risultati concludiamo che e' meglio optare per
un'altra soluzione. Per fortuna ci troviamo in una zona residenziale, e in pochi minuti
riesco a fermare un pulmino di passaggio; dopo una breve trattativa il conducente si
dice senz'altro diposto a condurci fino a Belize City. Effettuiamo rapidamente il
trasbordo dei nostri bagagli e dopo aver salutato Joaquim, un po' triste per
l'inconveniente, promettendo comunque di mandargli in Guatemala una cartolina dall'Italia,
ripartiamo senza indugi.
Arriviamo in vista di Belize
City quasi in orario, anche se avevo comunque avvisato Tricia per telefono
dell'inconveniente (i nostri cellulari infatti, inutilizzabili in Guatemala come tutti i
cellulari europei, si sono risvegliati dopo il passaggio di frontiera con il Belize).
Belize City e' una cittadina vivace, un po' sgangherata ma ricca di tratti caraibici. Una
delle caratteristiche della cittadina, come di tutto il Belize, sono le case di legno
dallo stile particolare.

Il luogo dell'appuntamento e'
l'imbarcadero situato presso lo Swing Bridge, il ponte mobile di Belize City, uno dei
pochi se non l'unico ancora funzionante in tutto il mondo. Trasferiamo qui i nostri
babagli e, dopo qualche minuto di ricerca tra le molte persone in attesa dei traghetti
noto una ragazza creola che si aggira con in mano una busta con sopra il mio nome: e'
proprio Tricia. Le chiediamo se esiste qualche traghetto veloce per recarsi sull'isola
dove dovremo soggiornare e lei invita un paio di noi presso l'agenzia di viaggio situata
nelle vicinanze.
Qui definiamo inoltre i dettagli per il nostro
trasferimento in Messico, tra quattro giorni. Tricia ci comunica quindi che, adiacente
all'agenzia, si trova il luogo d'imbarco di alcune imbarcazioni veloci per il transfer
presso le principali isole del Belize, una delle quali dovrebbe partire tra poco. Si
interessa quindi di trovarci un mezzo per trasportare i nostri bagagli fino a questo
imbarcadero, e quindi la salutiamo e ci rechiamo a prelevare le nostre cose, in attesa con
gli altri presso lo Swing Bridge.
Quando giungiamo presso
l'imbarcadero con i bagagli troviamo gia' in attesa una specie di grosso motoscafo
scoperto, capace di trasportare una ventina di persone, dotato di diversi motori
fuoribordo piuttosto potenti. Dopo un'oretta di attesa imbarchiamo tutto e partiamo.
Le isole della barriera corallina del Belize si chiamamo 'cayes', e le due piu' grandi e
frequentate sono Caye Caulker e Ambergris Caye. Il battello sfreccia velocemente sul mare
abbastanza tranquillo e, dopo un'oretta ed una fermata a Caye Caulker, ci lascia ad
Ambergris Caye, nostra meta finale, presso San pedro, la cittadina principale. Qui
prendiamo un paio di taxi e giungiamo in pochi minuti presso il nostro hotel sul mare,
mentre sta facendo notte. Ci sistemiamo e ne approfittiamo per una visita serale presso
l'adiacente spiaggia, prima di recarci a cena nel piccolo ristorante del complesso.
Il mattino dopo ci
possiamo alzare con tutto comodo, dopo due settimane di viaggio abbastanza intenso, con
l'unico pensiero di esplorare il bel posto presso cui ci troviamo. Prima di colazione
faccio un giretto nel complesso presso cui ci troviamo, formato di casette a due piani, e
presso la spiaggia adiacente, gia' splendente sotto un sole intenso. Che differenza dalle
atmosfere nebbiose delle montagne del Guatemala !

Percorro il piccolo e lungo molo
che da qui si diparte, mentre alcuni splendidi esemplari di fregate volteggiano nel cielo.
La barriera corallina si trova solo a poco piu' di un chilometro di distanza, e guardando
all'orizzonte la si intravede come una sottile striscia bianca, creata dalle spuma delle
onde che s'infrangono su di essa; si puo' anche sentire, ascoltando attentamente, il suono
basso e profondo di queste onde.
Indice Guatemala

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