
Quindi scendiamo dal minareto,
soffermandoci un po' sull'amplissima piazza antistante la moschea, che puo'
ospitare fino a 25.000 persone.

Dalla moschea e' anche possibile
avere una veduta delle vie adiacenti, pittoresche e affollatissime di umanita'
varia. Rientriamo quindi al nostro albergo per cena, alla fine di questa lunga giornata.
Il mattino dopo prendiamo i nostri bagagli e di
buon'ora, mediante il nostro pulmino, raggiungiamo l'aeroporto di Delhi, partenze
nazionali. Oggi infatti dobbiamo raggiungere la citta' di Varanasi, cosa che facciamo con
un tranquillo volo di meno di un'oretta con partenza poco dopo le 10. All'arrivo troviamo
ad accoglierci un altro accompagnatore, Prince, con un pulmino che ci condurra' al nostro
albergo in citta'.
Nel percorso abbiamo modo di
constatare che l'ambiente e' diverso che a New Delhi, e Varanasi, o Benares com'era
chiamata, si presenta, come del resto quasi tutte le citta' indiane, come un centro semi
rurale, nonostante che abbia oltre due milioni di abitanti. Si trova nello stato di
Uttar Pradesh, grande circa due terzi dell'Italia, ed il piu' popoloso dell'India, con
quasi duecento milioni di abitanti (!). Prince, che parla piuttosto bene italiano, ed ha
un'ottima cultura, approfitta del tragitto per illustrarci diversi aspetti della citta' e
della sua storia.
Ci sistemiamo e facciamo pranzo in albergo, dopo di che ci raggiunge di nuovo
Prince con il pulmino. Attraversiamo di nuovo un tratto di citta' in direzione della
localita' di Sarnath, ad una decina di chilometri a sud-est. Questa localita' e' famosa
perche' e' qui che il Buddha inizio' la sua predicazione con il primo sermone, ed e' uno
dei 4 siti piu' importanti del circuito buddista, insieme ad altri 3 in Nepal.
Edifici purtroppo ne rimangono ben
pochi perche' furono quasi completamente distrutti dagli invasori mussulmani, e la
localita' completamente dimenticata, fino alla riscoperta nel 1800.
Ci fermiamo presso il museo
archeologico, e scendendo dal pulmino siamo accolti per la prima volta nel viaggio da una
torma di venditori di souvenir e cose varie, il che ci succedera' poi spesso presso i
principali punti di interesse turistico.

Il museo contiene interessanti
reperti che Prince ci illustra dettagliatamente, tra cui il capitello della colonna di
Ashoka, il piu' grande imperatore della dinastia Maurya, che unifico' quasi tutto
l'attuale territorio indiano e che si converti' al buddismo. Inoltre fece costruire, tra
il secondo e il terzo secolo a.C. diversi monasteri e stupa di cui oggi rimane molto poco.
Questo capitello con tre leoni e' diventato il simbolo dell'India.

Proseguiamo quindi la visita
nell'area circostante. Di molti edifici rimangono praticamente solo le fondamenta, a parte
il grande stupa di Dhamekh, che in realta' fu ricostruito nei primi secoli d.C.
Nella zona ci sono
anche molti templi buddisti moderni, costruiti da diversi paesi, come Cina, Birmania,
Giappone, ecc. Ci rechiamo presso uno dei piu' belli, il tempio di Mulghanda Kuti, molto
frequentato e presso il quale si trova una pianta di baniano che si dice provenga da
un'altra pianta in Sri Lanka direttamente discendente da un albero presso cui' predico' il
Buddha.
Ritorniamo quindi al nostro pulmino e ritorniamo
in citta'. Varanasi e' uno dei luoghi piu' sacri in India, meta di milioni di pellegrini
che vengono a pregare e cremare i loro cari. Questo e' tra l'altro uno dei motivi
principali di interesse di una visita alla citta', la possibilita' di vedere riti e
tradizioni religiose antiche e tuttora praticate.
Indice India
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