pag. 2                                       Indice Islanda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

lunedi', 31 luglio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




 

ReykjavikCi dirigiamo quindi verso la zona non lontana in cui si effettua il cosiddetto 'Volcano show'.  Qui si entra in un edificio al  cui interno e' allestita una piccola sala per proiezioni,  dove ci vengono proiettati filmati relativi a varie eruzioni avvenute in Islanda nel corso degli ultimi decenni,  con commenti in varie lingue, e che ci danno un' idea delle tremende forze della natura che stanno al di sotto dell'isola.

Quando usciamo ormai e' sera, anche se non abbiamo certo problemi di luce, e ci avviamo a trovare un posto per la cena. Purtroppo per noi non siamo molto celeri nella scelta del locale, perche' bighelloniamo ancora per un po' nelle strade del centro, e quando finalmente ci decidiamo, scopriamo che tutti i locali che incontriamo non fanno piu' servizio, e ci rimane solo piu' la scelta di quello che le guide definiscono (credo giustamente) il fast-food piu' caro del mondo, dove un hamburgher e una coca-cola ci costano quasi trentamila lire a testa. 

Reykjavik

Il giorno dopo raccogliamo armi e bagagli e carichiamo il capiente carrello agganciato al nostro mezzo, avendo gia' prevveduto la sera prima ad una buona scorta di viveri, con cui abbiamo le migliori intenzioni di riprenderci dai frugalissimi pranzi e cena a cui siamo stati costretti ieri.

 

 

HveragerdiLasciamo quindi la citta' con destinazione Hveragerdi, la prima cittadina che si incontra a est sulla strada circolare.  Questa localita' e' rinomata per la presenza di numerose sorgenti geotermiche, che sono ampiamente sfruttate per il riscaldamento e l'elettricita'; noi visitiamo l'area che si trova proprio al centro del paese, ed e' caratterizzata da numerose pozze di acqua bollente, con fumarole e soffioni.

Ci rechiamo quindi a visitare l'attrattiva chiamata 'Eden', distante solo poche centinaia di metri, e che consiste sostanzialmente in una grossa serra con piante di vario tipo. La zona e' ricca di serre del genere, che sfruttano l'energia geotermica per coltivazioni altrimenti impossibili sull'isola.

Dopo la visita e diversi acquisti nel fornito negozio di souvenir annesso, approfittiamo di alcuni tavoli disposti presso l'ingresso per imbandire un lauto pranzo con i viveri di cui disponiamo, mentre un tiepido sole ci riscalda. Come dessert, ci prendiamo nel bar interno un gelato memorabile : la dimensione dei gelati islandesi e' talmente spropositata che bisogna vederli per crederci.

Riprendiamo quindi la strada, lungo il percorso chiamato a volte l'Anello d'oro, che comprende le attrattative che vedremo tra oggi e domani. La strada si snoda tra paesaggi di verdissimi prati e brughiere, ed alcuni laghi anche di discrete dimensioni, tra cui il Pingvallatn, il piu' grande d'Islanda,  con qua e la' qualche casa sparsa.

PingvellirVerso meta'pomeriggio arriviamo al parco nazionale di Pingvellir, zona di notevole interesse per molteplici motivi. L'interesse storico e' dato dal fatto che qui si tenevano le riunioni del parlamento o Alping fin dalla sua istituzione piu' di mille anni fa, nella vasta pianura al centro della zona.

L'interesse naturalistico e geologico e' dato dal fatto che in nessun altro luogo d'Islanda  si puo' vedere meglio la zona di confine tra le zolle continentali europea e nordamericana,   rappresentata qui da una serie di piccoli canyon disseminati nel territorio circostante, larghi e profondi anche decine di metri.

 

Pingvellir

Noi iniziamo il nostro percorso a piedi dalla zona vicino all'abisso di Peningagja, le cui acque profonde risplendono per le monetine gettate dai visitatori, e ci  avviamo quindi lungo la Almannagja, la spaccatura della terra piu' ampia della zona e che taglia tutta la pianura, circondata da torrenti e cascatelle molto pittoreschi.

 

 

Chiesa di Pingvallakirkja

Dal punto culminante, sulla cresta della spaccatura, si puo' avere una magnifica veduta della pianura, ricca di zone d'acqua, in mezzo a cui spicca la chiesa di Pingvallakirkja. Questa e' una delle chiese piu' antiche dell'isola,  con accanto il cosiddetto cimitero dei poeti.

 

 

 

Alla fine della lunga e interessantissima passeggiata riprendiamo il nostro mezzo, e ci dirigiamo per pernottare nel paesino di Lauvargatn, attraversando una bella zona di pascoli con piccole mandrie di cavalli islandesi. Verso sera arriviamo nella zona, rinomata come centro di villeggiatura e nelle vicinanze di un lago, e ci sistemiamo nella prima delle sistemazioni che abbiamo prenotato per i prossimi tre giorni.

 

Questa consiste in un magnifico chalet molto accogliente, con camere rivestite di legno ed una attrezzata cucina, e persino una piccola piscinetta alimentata con le acque calde delle numerose sorgenti vicine. L'accoglienza non poteva essere migliore, dal momento che questa pensione aderisce alla organizzazione degli ostelli islandesi, presso cui abbiamo prenotato tutti i pernottamenti, e che consente di avere una sistemazione accogliente ad un prezzo molto conveniente. Gli alberghi islandesi veri e propri sono infatti pochissimi,  dai prezzi spaventosi ma soprattutto localizzati in modo che risulta difficile una visita completa dell'isola senza lunghissimi spostamenti.

Dopo una cena in cui approfittiamo della nostra ricca dispensa e delle attrezzature della casa, ci possiamo godere la calda atmosfera di una serata islandese, al tepore anche fisico delle camere riscaldate senza risparmio, vista l'abbondanza di energia geotermica della zona.

 

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