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lunedi' 9 agosto

Giungiamo quindi alla nostra meta della mattinata, Cruz del Condor. Si tratta di un punto panoramico a picco sul canyon del Colca, il quale ha in alcuni punti un'altezza di oltre tremila metri sul fondo valle. In questo punto e' meno profondo, da dove siamo noi circa 1200 metri, ma molto spettacolare per le ripidissime pareti a picco.

Questa particolare conformazione della valle fa si' che al mattino si generino delle forti correnti ascensionali, che vengono sfruttate dai condor. Nel punto piu' alto qui si trova una croce di pietra, nei cui dintorni ci aggiriamo scoprendo che pochi metri piu' sotto si trova proprio un condor appollaiato su di uno spuntone di roccia.

L'animale sta inizialmente immobile riscaldandosi al sole mentre noi siamo in trepidante attesa. Ci aggiriamo in zona senza allontanarci insieme ad altre persone.

Dopo una ventina di minuti il condor spicca finalmente il volo gettandosi nel vuoto e lasciandoci a bocca aperta per lo spettacolo. I condor infatti sono uccelli di grandi dimensioni, con un'apertura alare che puo' superare i tre metri.

Davanti alla croce c'e' uno spiazzo dove si trovano diverse persone che vendono oggetti di artigianato.

Nel frattempo avvistimao altri condor che volteggiano poco distante dalle pareti di roccia. Gli esemplari piu' giovani sono di colore marrone, mentre gli esemplari adulti, come quello che avevamo visto inizialmente, sono neri con striature di bianco.

Il numero dei condor che volteggiano aumenta, ne vediamo piu' o meno in lontananza anche piu' di una decina. Alcuni di questi si fermano appollaiati su di una sporgenza di roccia non molto sotto di noi, dandoci un magnifico spettacolo.

In fondo al canyon, in questo punto a piu' di mille metri sotto di noi, scorre il torrente; noi ci aggiriamo ancora in zona per un'oretta, mentre i condor svolazzano sempre nel cielo.

Quindi ritorniamo al nostro mezzo, con la nostra guida Ortensia e l'autista, e riprendiamo la strada del ritorno. Dopo pochi minuti ci fermiamo di nuovo in corrispondenza di un bel punto panoramico sulla valle del Colca.

Mentre ammiriamo il panorama e scattiamo alcune foto compare nel cielo proprio sopra di noi un grande condor solitario, che per alcuni minuti si aggira compiendo ampie evoluzioni, davvero un saluto indimenticabile da parte della Cruz del Condor.

Dopo un'altra oretta di strada giungiamo presso il paesino di Maco, e ci fermiamo per una breve visita della bella chiesa e degli immediati dintorni.

Questi paesi sono molto piccoli, ma ricchi di colore e di vita locale.

Verso fine mattinata ritorniamo infine a Chivay dove prepariamo i bagagli e facciamo pranzo. Quindi carichiamo il tutto e ripartiamo, rifacendo di nuovo la strada del giorno prima. Destinazione per la serata sara' il lago Titicaca.

Adesso pero' la strada e' in salita, e con una lunga serie di tornanti giungiamo di nuovo al punto piu' alto del percorso, il Mirador de los Andes, a 4910 metri di quota.

Questa volta ci fermiamo, il nostro acclimatamento all'altitudine e' gia' discreto, e ci intratteniamo per un po' a piedi nella zona.

Il paesaggio e' spettacolare, anche per il fatto che in questa zona ci troviamo su di una sorta di piccolo altopiano; il terreno a questa quota e' completamente brullo e forma un paesaggio lunare di rocce e sassi bruciati dal sole.

Quindi ripartiamo e dopo un altro tratto di tornanti ed un tratto sterrato la strada ritorna discreta, e attraversa panorami sconfinati.

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