pag. 7                            Indice Peru'

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il mezzo parte rapidamente e sale sulle dune circostanti,  gettandosi in folli discese.  Facciamo subito presente all'autista che noi siamo interessanti a fare belle foto della zona da punti particolarmente panoramici, piuttosto  che dedicarci a pazze discese, e lui ci conduce quindi in uno dei punti piu' elevati della zona, dove scendiamo dal mezzo e facciamo una breve passeggiata nell'incredibile luogo. Ormai splende un magnifico sole, anche se l'aria rimane fresca e con qualche leggera folata di vento.

 

 

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Per quasi un'oretta ci intratteniamo in zona, risalendo un paio di volte sul mezzo e raggiungendo altri punti panoramici, arrampicandoci su dune alte anche piu' di duecentocinquanta metri. Ritorniamo quindi presso l'oasi dove ritroviamo Marvin, che ci dice che la la situazione dei voli su Nazca non e' cambiata e non ci sono posti disponibili.

 

Ripartiamo quindi in direzione di Nazca, che dista circa un centinaio di chilometri. L'intenzione, qundo arriveremo, e' di fare un'esplorazione a piedi di qualcuna delle zone  visibili anche senza salire su di un aereo; in zona esistono infatti anche delle piccole torri di osservazione. Per pranzo ci fermiamo brevemente, dopo alcuni chilometri, presso un piccolo locale aperto sulla strada che Marvin conosce, e che fa degli ottimi panini.  Quindi ripartiamo e i panorami frattanto tornano a farsi grandiosi e sconfinati.

 

Dopo una mezz'ora di strada Marvin riceve una telefonata ormai insperata per noi: il suo corrispondente gli segnala che si sono resi disponibili alcuni posti per il volo su Nazca, e quindi   proseguiamo la strada piu' motivati di prima.

 

 

 

 

Arriviamo nei pressi della regione di Palpa e qui Marvin prende una strada che ci consente di risparmiare diversi chilometri. Si tratta della vecchia strada, che esisteva gia' prima delle disastrose alluvioni, causate dalla nina, che colpirono il paese circa una decina di anni fa. Superiamo un passo passando attraverso una stretta galleria (che a causa delle alluvioni rimase chiusa per parecchio tempo; successivamente fu poi costruita una nuova strada) e quindi ridiscendiamo passando attraverso ad una aspra regione di montagna.

 

 

Passiamo quindi Per Papla, che e' un'oasi fertile famosa soprattutto per la coltivazione delle arance, e quindi ritorniamo ai soliti panorami desertici.

 

 

 

 

 

 

 

Giungiamo infine nella regione di Nazca, cominciando ad intravedere gia' dalla strada alcune delle famose linee.

 

 

 

 

 

 

Entriamo nel piccolissimo aeroporto e ci disponiamo ad un'oretta di attesa, osservando i piccoli aerei che fanno servizio in questo scalo. Usciamo quindi per l'imbarco, superando alcuni controlli dei documenti che Marvin ci dice sono stati istituiti da poco, dopo che un aereo era stato rubato pochi mesi fa, da persone che si erano finte dei turisti.

 

 

Saliamo sul nostro aereo, che non e' proprio piccolo e puo' ospitare una decina di persone, con due piloti, e quando il sole comincia gia' ad essere piuttosto basso sull'orizzonte decolliamo.

 

 

 

 

 

In realta' questa e' proprio l'ora migliore per sorvolare la zona, dal momento che le ombre sono piu' accentuate, e quindi siamo premiati per la lunga l'attesa che ci ha accompagnato per quasi tutta la giornata.

 

 

 

 

 

Ogni passeggero e' vicino ad un finestrino cosi' che tutti possono avere una buona visuale. Uno dei due piloti inoltre preannuncia la figura che stiamo per sorvolare, e l'aereo, su di ognuna di queste figure, effettua un doppio passaggio, in modo che i passeggeri di entrambi i lati dell'aereo possano vederla bene.

 

 

l'uomoLe linee sono geoglifi, o linee tracciate sul terreno, semplicemente togliendo le pietre scure per il calore del sole ed evidenziando il terreno sottostante piu' chiaro. A causa delle loro grandi dimensioni e' sempre stato poco chiaro come sia stato possibile effettuarle senza poterle osservare bene, cosa che si puo' fare solo da un'altezza elevata come la nostra. 

 

 

l'uomo

 

Iniziamo osservando la figura dell'uomo, che a causa della forma della testa e' stato anche chiamato, con molta fantasia, l'astronauta, anche se e' evedentemente solo una figura umana stilizzata. A causa del sole basso l'osservazione e' davvero perfetta; la figura e' alta circa trenta metri, e in realta' e' tracciata su di una bassa collina, per cui deve essere discretamente visibile anche da terra.

Le figure esistenti nella zona sono diverse centinaia, anche se quelle piu' famose ed evidenti sono alcune decine, anche di grandi dimensioni, oltre i cento metri.

 

 

 

 

 

 

 

la spirale

 

Sorvoliamo quindi la spirale, la cui forma probabailmente era stata desunta da quella di alcune conchiglie.

 

 

 

 

 

il condor

 

Giungiamo quindi sopra una delle figure piu' famose: il condor, che e' anche una delle piu' grandi, essendo di 130 metri di lunghezza e 115 metri di dimensione alare.

 

 

 

 

il ragno

 

Passiamo quindi a sorvolare la figura del ragno, molto ben visibile, che e' lunga circa 45 metri.

 

 

 

 

 

 

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