pag. 6 Indice Sud Africa |
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venerdi', 3 agosto
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Scendendo dalla collina, dopo una curva, siamo costretti ad una brusca frenata : un grosso branco di bufali pascola tranquillamente in una ampia zona che comprende tra l'altro tutta la strada.
Il quinto dei nostri 'big-five' e' avvistato, e anche qui ci scateniamo in una quantita' di scatti fotografici. Adesso il tempo comincia davvero a stringere, e visto che la strada resta sempre in buona parte occupata dai bestioni, noti tra l'altro come uno degli animali africani piu' pericolosi, ci avviamo comunque lentamente, sperando in bene.
Per fortuna tutto va per il meglio, e riusciamo a raggiungere in breve il campo di Lower Sabie e un altro po' di umanita', accompagnati da uno splendido tramonto. Ci sistemiamo e quindi ci avviamo per cena nel ristorante del campo.
Al levar del sole vediamo il luogo in cui ci troviamo in tutta la sua bellezza, scoprendo tra l'altro che la nostra abitazione e' proprio al di sotto di un grande esemplare di quell'albero noto come l'albero dei salami; difatti dai rami penzolano parecchi frutti delle dimensioni di una zucca di 3-4 chili di peso e mezzo metro di lunghezza, appesi poi solo per un piccolo picciolo.
Anche qui purtroppo non possiamo fermarci, e rifatti i bagagli ripartiamo, ormai siamo vicini al confine meridionale del parco. Percorriamo ancora alcune stradine secondarie, attraversando tra l'altro grandi distese arse dagli incendi, e giungiamo al Crocodile River. Qui, con una breve deviazione, ci rechiamo nella zona nota come 'Hippo pool'.
Al ritorno dalla passeggiata saliamo ancora su di una vicina altura, dove lo sguardo spazia su questa magnifica zona di parco. Riprendiamo quindi il nostro mezzo e dopo pochi chilometri usciamo dal parco dalla gate di Crocodile Bridge, dando l' addio allo splendido Kruger, anzi, sicuramente, nei limiti del possibile, l'arrivederci !
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