pag. 7                                    Indice Sud Africa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

sabato, 4 agosto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




 

Dopo alcuni chilometri prendiamo la superstrada N4, in direzione ovest, e ci dirigiamo verso la nostra meta di  oggi : lo stato dello Swaziland. Lasciamo quindi questa strada e ne prendiamo una che si dirige verso sud, guadagnando progressivamente di quota, ed arriviamo al posto di confine di Jeppe's Reef. Sbrighiamo velocemente le formalita' d'ingresso, in un'affollato e colorito casotto, posto a pochi metri dalla barriera di confine, e quindi entriamo in questo piccolo stato.


Lo Swaziland e' un paese ad economia prevalentemente agricola, piuttosto povero ma anche molto dignitoso, governato da una monarchia. Vicino alla strada sorgono ogni tanto delle modeste  abitazioni con parecchi animali domestici che razzolano liberamente nei poveri campi seccati dal sole;  giungiamo infine presso la cittadina di Pigg's Peak, e visto che e' mezzogiorno passato ci fermiamo a pranzo presso un piccolo hotel vicino alla strada, da cui si ha gode un bel panorama su vasti boschi di pini coltivati. Siamo infatti risaliti di quota, fino a oltre mille metri di altezza.

Dopo pranzo iniziamo i primi dei molti acquisti di artigianato locale che faremo, presso un piccolo negozio annesso all'albergo. L'artigianato dello Swaziland e' infatti giustamente famoso, molto belli e inusuali sono tra l'altro gli oggetti in erba intessuta. Riprendiamo quindi il nostro mezzo, e percorriamo un tratto di strada molto panoramico, quasi ai confini con il Sudafrica e la regione della cittadina di Baberton, una zona famosa per le miniere d'oro e per essere geologicamente antichissima , persino piu' di tre miliardi di anni, tra le prime terre del pianeta a formarsi.

 

Incontriamo ancora parecchi mercatini  disposti lungo la strada, e presso alcuni ci fermiamo per ulteriori acquisti e contatti con la cortese popolazione locale. Giungiamo quindi alla grossa cittadina di Mbabane, la seconda del paese, dove cominciamo a trovare un traffico stradale decisamente piu' intenso. Poco oltre infatti inizia la Ezulwini Valley, la valle reale, nei cui dintorni si trovano le principali attrattive, e i principali edifici pubblici, tra cui il parlamento e il palazzo reale.

Qui troviamo anche il nostro hotel prenotato per la sera, e ci sistemiamo mentre ormai e' quasi notte. Al mattino, dopo colazione, rifacciamo i bagagli e ci soffermiamo a lungo nel vicino, immenso mercato di artigianato disposto lungo la strada principale.

 

 

 

 

Decidiamo quindi di recarci a visitare il vicino Villaggio culturale Swazi. Procediamo per alcuni chilometri in un pittoresco paesaggio, ricco di corsi d'acqua e di vegetazione, nelle cui vicinanze si trova tra l'altro la riserva naturale Mlilwane.

 

 

 

Villaggio culturale Swazi

All'ingresso del villaggio troviamo ad aspettarci una simpatica guida dai coloriti costumi, che ci accompagna nella lunga e interessante visita.

 

 

 

 

 

Il villaggio e' costituito da una decina di grandi capanne, e ricostruisce i vari ambienti di vita della popolazione Swazi, basate sull'allevamento del bestiame. In alcune si puo' entrare dalla stretta e bassa apertura, mentre la guida ci descrive in inglese le funzioni dei vari ambienti.

 

 

 

Al termine, sentendo rumori di musiche e canti, ci spostiamo in un angolo del villaggio dove e' disposta una piccola arena all'aperto. Qui vediamo arrivare un folto gruppetto di giovani e ragazze swazi in coloriti costumi, piuttosto succinti nonostante la temperatura abbastanza fresca, e che si esibiscono in determinate ore del giorno.

 

 

Al termine del pittoresco spettacolo riprendiamo la strada verso il centro-sud del paese. Dopo una ventina di chilometri ci fermiamo per qualche acquisto nella cittadina di Manzini, il principale centro industriale del paese. Ci fermiamo nella animatissima via principale, (oggi e' sabato), e per strada ci sentiamo un po' smarriti, visto che siamo gli unici bianchi tra le centinaia di persone  che incrociamo, anche se lo Swaziland non ha mai avuto i problemi di convivenza razziale del Sud Africa.

 

montagne LebomboPoco dopo mezzogiorno ci fermiamo presso un piccolo hotel presso la cittadina di Big Bend, in posizione panoramica sulla pianura circostante e sulla catena di montagne Lebombo.

 

 

 

 

 

Nel pomeriggio, ormai nel sud del paese, attraversiamo una zona poco abitata, caratterizzata solo da qualche poverissima capanna che sorge qua e la', e lasciamo lo Swaziland dal posto di frontiera di Lavumisa, rientrando in Sud Africa, nella regione del Kwazulu-Natal.

 

 

 

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