pag. 9 Indice Tanzania |
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Continuiamo la nostra strada, che pare migliorare un po', ma rimanendo comunque piuttosto sconnessa, in un territorio sempre piuttosto arido, e incontrando di tanto intanto qualche altro gruppo di pastori Masai. Il territorio e' diventato ora del tutto pianeggiante.
Infine giungiamo ad un punto dove un cartello, posto a cavallo della strada, ci segnala l'inizio del parco del Serengeti, la porta d'ingresso arrivando da sud-est. Si tratta del Naabi Hill gate.
Cominciamo ad avvistare qualche animale, come ad esempio dei branchi di gazzelle di Thomson.
Dopo un'altra settantina di chilometri, quando e' mezzogiorno passato da poco, arriviamo presso l'insediamento di Seronera.
Ritorniamo quindi da Emanuel e riprendiamo il nostro mezzo, inoltrandoci nell'immensa pianura. Il Serengeti ha infatti un'estensione di quasi 15.000 chilometri quadrati.
Mentre ci aggiriamo per le stradine sterrate, nel cielo compaiono sempre piu' nubi bianchissime, che a volte ci riparano un po' dal sole, pero' Emanuel ci dice che sono solo nubi pomeridiane, in questo periodo la pioggia e' del tutto assente.
Dopo avere avvistato alcuni ungulati, in una zona con una fitta copertura erbosa, dovuta ad un corso d'acqua, facciamo il nostro primo avvistamento di un leone, anzi di un paio di leonesse sdraiate sul fitto manto erboso.
Dopo avere avvistato alcuni ungulati, in una zona con una fitta copertura erbosa, dovuta ad un corso d'acqua, facciamo il nostro primo avvistamento di un leone, anzi di un paio di leonesse sdraiate sul fitto manto erboso.
Anche gli uccelli non mancano, e a volte sono facili da avvistare dal momento che si riposano sui pochi alberi esistenti e sono quindi visibili da lontano.
Continuando a seguire il piccolo corso d'acqua raggiungiamo anche alcuni elefanti che si aggirano nella zona.
Ci fermiamo quindi di nuovo per ossrvare da vicino i grandi pachidermi che si abbeverano nelle pozze d'acqua e si rinfrescano usando la proboscide.
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