pag. 13 Indice Peru' |
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domenica 8 agosto
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Oggi e' domenica, e dobbiamo recarci nella regione del canyon del Colca, situata a poco meno di duecento chilometri da Arequipa in direzione nord-ovest. Dovremo pero' superare delle alte catene montuose, e tra l'altro raggiungere il punto piu' alto del nostro viaggio, un passo situato a quasi 5000 metri di altitudine.
I panorami saranno tra i piu' belli e grandiosi dell'intero viaggio, mentre inizialmente vediamo ancora zone coltivate che verdeggiano ai piedi di brulle montagne.
Dopo poco piu' di un'oretta ci fermiamo in una zona panoramica, caratterizzata da grandi cactus alti piu' di due metri.
Continuiamo a salire, tra panorami mozzafiato, con un traffico quasi inesistente ed una strada in buone condizioni. Il nostro autista ha portato con se' il suo figlio di circa dieci anni, e mastica una grossa palla di foglie di coca.
Raggiungiamo l'altitudine di circa 4000 metri e la nostra guida Ortensia ci dice che siamo nei pressi del parco naturale di Salinas e aguada Blanca, caratterizzato tra l'altro dalla presenza di diversi esemplari di vigogne.
Infatti dopo alcuni chilometri ne avvistiamo alcuni esemplari poco distanti dalla strada. Le vigogne sono uno dei quattro camelidi presenti in Peru' (lama, alpaca, vigogna e guanaco), e sono una specie protetta per l'esiguo numero di esemplari ancora esistenti.
Hanno un corpo snello ed elegante, con una testa piuttosto piccola, e possono arrivare ad un'altezza di quasi un metro al garrese. Hanno un pelo finissimo e morbido molto pregiato e vivono in piccoli branchi di una decina di esemplari al massimo. Ortensia ci dice che questi animali anche se vivono in un parco vengono periodicamente tosati, mediante una cattura attentamente controllata che viene effettuata, a piedi, da persone che vivono a queste altezze e che hanno quindi la capacita' respiratoria necessaria per correre dietro a questi animali. Inoltre per l'acquisto di capi di vestiario che utilizzano la lana di vigogna, e' necessario, oltre ad un portafoglio adeguato da parte del compratore, visto l'elevatissimo costo, anche un certificato, da parte del venditore, che attesti la lecita provenienza della materia prima.
Ne avvistiamo anche un gruppetto piuttosto numeroso, presso una zona dove vanno ad abbeverarsi.
Proseguendo i panorami sono davvero straordinari, con la mole del vulcano El Misti che si staglia su di un'altopiano a circa quattromila metri sotto un cielo limpidissimo.
Giungiamo quindi presso un modesto caseggiato che funge da punto di ristoro, praticamente l'unico lungo il percorso (infatti non troveremo zone abitate). Ne approfittiamo per fermarci e sgranchirci le gambe, e prendere anche qualcosa di caldo. L'altitudine e' di circa 4000 metri, pero' non abbiamo problemi di sorta. Nei dintorni sta pascolando un piccolo branco di alpaca.
Riprendiamo quindi la strada, che e' ancora lunga, fermandoci ogni tanto in presenza di qualcosa di interessante, come ad esempio incontrando una pastora che sta tranquillamente accudendo il suo gregge. Notiamo che ai piedi ha solo un paio di sandali aperti senza calze, nonostante il clima che di notte sicuramente sara' piuttosto freddo a queste quote.
La strada, per molti chilometri, e' diritta e in ottime condizioni, attraversando zone di falsopiano con panorami straordinari. Quindi diventa piu' tortuosa e cominciano le curve , e attraversiamo anche un tratto sterrato, che ci fa pensare a quanto fosse disagevole questo percorso quando la strada era tutta in queste condizioni, da percorrere a velocita' piuttosto ridotta tra grandi nuvole di polvere.
La strada quindi sale ancora, e giunti circa a quota 4800 metri vediamo a fianco della strada quello che sembra un piccolo ghiacciaio ma che in realta' e' forse solo acqua risorgiva ghiacciata a causa delle temperature molto basse che si verificano a questa quota. Scendiamo un attimo con cautela, a causa della quota che comincia a farsi sentire, per fare qualche foto.
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