pag. 21                       Indice Peru'

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

domenica 15 agosto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In lontananza si staglia la mole di una delle grandi montagne della zona, il Salkantay, con la cima piu' alta completamente innevata, e che raggiunge quasi 6300 metri di quota.

 

 

 

 

 

 

 

MorayRitornati sulla strada principale proseguiamo ancora per una decina di chilometri, giungendo in un altro sito molto interessante, quello di Moray. Si tratta di un grande anfiteatro su cui sono state ricavate dagli inca una serie di terrazze digradanti. L'utilizzo piu' accreditato di questo sito e' quello di una sorta di laboratorio per le diverse coltivazioni, dal momento che la differente profondita' e orientamento rispetto al sole creano, tra il punto piu' alto e il punto piu' basso, una differenza di temperatura che raggiunge anche i quindici gradi.

 

 

 

 

Nonostante la poca voglia, ci avviamo per la discreta camminata che conduce fino al punto piu' basso, in compagnia della nostra autista. L'ultima decina di terrazze si raggiungono mediante rudimentali e un po' precarie scale di pietra costituite la lastre infisse nella parete di ogni terrazza, alte da due a tre metri; infine giungiamo in fondo dove lo spettacolo e' certo affascinanate, e da qui riprendiamo la lenta risalita resa un po' faticosa dal fatto che fa piuttosto caldo e ci troviamo comunque a piu' di 3500 metri di altitudine.

 

 

 

 

Ripartiti con il nostro mezzo, dopo un breve tratto di strada incrociamo i resti di quella che era una delle vie di comunicazione principale ai tempi degli Inca, il Camino Real.  Il sistema stradale Inca era costituito da alcune decine di migliaia di chilometri di questi larghi sentieri, percorsi a piedi dal momento che non utilizzavano la ruota, e non conoscevano i cavalli prima dell'arrivo degli spagnoli.

 

 

 

 

 

 

Riprendendo la strada del ritorno abbiamo modo di osservare ancora le zone coltivate e alcuni lavori di aratura con attrezzi di antica concezione.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritorniamo quindi al nostro albergo dove pranziamo, e quindi, nonostante qualche contrattempo dovuto sempre a problemi di stomaco, ci riposiamo nel pomeriggio e dopo una breve cena andiamo a dormire presto in attesa della intensa giornata di domani.

 

 

 

 

 

 

Il mattino dopo la sveglia suona poco dopo le cinque, e nonostante l'ennesima levataccia siamo in buona forma e pronti per una grande giornata. Oggi infatti alle sei e trenta dobbiamo prendere presso la vicina stazione il trenino che ci condurra' alla visita piu' importante di tutto il viaggio, quella della mitica cittadella di Machu Picchu. Inoltre e' anche ferragosto e quindi cerchiamo di festeggiarlo per bene con una giornata memorabile.

 

 

 

 

Dobbiamo anzitutto raggiungere col treno il paese di Aguas Calientes; il percorso non e' molto lungo, ci si impiega circa due ore, ma e' di grande fascino, tanto da essere diventato quasi un mito,  per la bellezza selvaggia dei paesaggi che si possono  ammirare dagli ampi e panoramici finestrini, tra l'altro ad una velocita' molto bassa, in media non piu' di una trentina di chilometri orari.

 

 

 

 

La ferrovia, per buona parte del percorso corre vicinissima al fiume, tra gole spettacolari. Solo qualche mese fa una piena del fiume aveva causato gravi danni alle rotaie, e quindi la ferrivia era stata chiusa per diverse settimane, e ancora adesso vediamo in certi tratti alcuni lavori di sistemazione.

 

 

 

 

 

 

Lungo il percorso si possono scorgere anche alcuni siti Inca, di piccole dimensioni ma molto interessanti per la posizione cosi' remota.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Man mano che procediamo scendiamo leggermente di quota e la vegetazione diventa sempre piu' rigogliosa e tropicale, con fitte foreste che si estendono sui versanti delle gole circostanti.

 

 

 

 

 

 

 

Arriviamo quindi di buon mattino alla piccola stazione di Aguas Calientes e ritroviamo la guida che che ci accompagnera' per la giornata, che gia' avevamo incontrato a Ollantaytambo. Quindi attraversiamo a piedi il piccolo centro abitato del paese per dirigerci verso la stazione degli autobus che in pochi chilometri conducono a Machu Picchu. Il paese e' incassato tra alte pareti di roccia che lo sovrastano, e lo attraversiamo a piedi con un tortuoso percorso pedonale che passa accanto a numerosi negozietti e bancarelle.

 

 

 

 

Alla stazione dei bus l'attesa e' breve dal momento che parecchi automezzi fanno la spola continua con la stazione terminale che raggiungiamo rapidamente dopo diversi tornanti in salita. Qui la nostra guida ci procura i biglietti d'ingressi e quindi iniziamo la breve escursione che conduce al sito.

 

 

 

 

 

Machupicchu

 

Dopo una breve camminata raggiungiamo quindi la mitica cittadella di Machu Picchu, che e' ancora parzialmente avvolta nelle nebbie del mattino, e ci soffermiamo nei pressi del punto panoramico piu' famoso.

 

 

 

 

 

 

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