pag. 14                                   Indice Sicilia































 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

venerdi' 12 agosto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

Una delle caratteristiche di questo tempio gigantesco era il fatto di avere come ornamento diverse decine di colossali statue, o 'telamoni'. Questi sono delle statue maschili, impiegate nel tempio come sostegni, in questo caso sono statue alte 8 metri e composte da una dozzina di blocchi di calcare. Una di queste e' stata ricomposta a terra e vista da vicino impressiona al pensiero di quanto doveva essere grandioso questo tempio.

   

 

Proseguiamo quindi verso altre zone,come l'area del Ginnasio, sede in Grecia come nelle colonie dell'istituzione dedicata alla formazione del corpo e della mente dei giovani. Qui si trovava una pista per la corsa e ampi spazi dedicati a vari sport. Quest'area e' molto meno frequentata di altre dai turisti.

 

 

 

Terminata questa veloce visita, vista l'ora ci dirigiamo verso il museo archeologico che non e' distante da qui. Purtroppo pero' vi si puo' accedere solo uscendo da quest'area, e prendendo la strada esterna che in alcune centinaia di metri, piuttosto faticosi visto che sono in salita e che oggi fa abbastanza caldo, conduce all'ingresso del museo. Qui ci riposiamo un po' all'esterno e facciamo pranzo con i panini che ci eravamo procurati in mattinata, e quindi entriamo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

All'interno e' stata ricostruita una delle statue telamoni del tempio di Giove che avevamo visto solo un paio d'ore prima, in posizione eretta come si doveva trovare all'esterno del tempio, ed e' veramente impressionante pensando che le statue originali erano alcune decine.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il museo e' piuttosto ampio e contiene moltissimi reperti provenienti sia dalla citta' (Akrįgas o Agrigentum
 quale era il suo nome antico), sia reperti provenienti da territorio di Agrigento, Enna e Caltanissetta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Terminata la visita, riprendiamo la strada, ora in discesa, che riporta verso l'ingresso principale. Sul percorso si possono ancora ammirare degli spelndidi scorci sul tempio della Concordia, che da lontano appare sullo sfondo dei campi coltivati e uliveti che fiancheggiano la strada.

 

 
 

Ritorniamo quindi  al parcheggio dove avevamo lasciato la nostra autovettura e ci dirigiamo verso il centro di Agrigento, con l'intenzione di visitare anche qualcosa della citta' Agrigento si sviluppa intorno a due colline, la Rupe Atenea e il colle di Girgenti, e su quest’ultimo nacque la cittą medioevale,  e l’attuale centro storico, che coi suoi stretti vicoli, ripide scalinate, cortili e piazzette, presenta una struttura urbana tipicamente araba  fra le pił autentiche e meglio conservate in Sicilia.
 
 Sulla sommita' del colle si trova la cattedrale fondata alla fine dell' XI sec. da S.Gerlando, e ci dirigiamo quindi in questa direzione, posteggiando in una via non molto distante e incamminandoci quindi in salita.

 

 

 

 

 

 

 




Dopo una camminata di una ventina di minuti raggiungiamo la cattedrale, dedicata a san Gerlando, primo vescovo dopo la dominazione musulmana e patrono della cittą. La costruzione comunque e'  stata pił volte ingrandita e rimaneggiata nei secoli seguenti, anche piuttosto pesantemente.

Uno degli aspetti piu' interessanti e' il soffitto a capriate del XVII secolo, con decorazioni con figure di santi, personaggi biblici, mascheroni e figure allegoriche. Molto belli anche i cassettoni ttoni cinquecenteschi d’epoca spagnola.




 

 

 

 

 

 

 

Sono anche possibili delle visite guidate, e quindi ne approfittiamo usufruendo della prossima visita che parte dopo pochi minuti e che ci consente di accedere fin nella parte superiore della cattedrale, da cui si puo' vedere il bel soffitto da vicino.

 

 

 

Usciti dalla cattedrale, ci riposiamo un po' dopo l'intensa giornata su delle provvidenziali panchine situate sul fianco della costruzione, pensando anche di prenotare per la cena visto che abbiamo intenzione di tornare a Sciacca solo nella tarda serata.

Quindi ci incamminiamo di nuovo in direzione dell nostro automezzo, o meglio dellla via del ristorante dove abbiamo prenotato la cena, scendendo stavolta per la via piu' breve, e cioe' delle lunghissime e pittoresche scalinate che caratterizzano questa zona del centro storico di Agrigento.

 

 
 

 


 

  

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